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Gay & Bisex
(34) Riccardo il bagnino: controllo di qualità = sborra in quantità
di remigiuslp
08.09.2023 |
10.741 |
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"Mi staccai e dissi: “in linea di massima sarei soddisfatto dei servizi di questo stabilimento ma per essere totalmente contento dovrei fare una ulteriore..."
Quel pomeriggio stavo preparandomi per scendere in spiaggia quando squillò il campanello dell’ingresso. Andai ad aprire e trovai Riccardo, uno dei bagnini della spiaggia. Chiese di potermi parlare e lo invitai ad entrare. Il moro riccio, muscoloso ed evidentemente ben palestrato varcò l’uscio e si fermò, in piedi a braccia conserte, al centro della stanza. Era a petto nudo e sotto indossava soltanto un paio di pantaloni azzurri.
I miei occhi non poterono non notare il pube: sotto il tessuto traspariva il cazzo, decisamente generoso: un bel cilindrone di carne! Se era così a riposo non osai pensare a come sarebbe potuto diventare in posizione eretta!
Ovviamente la visione mi attirò ed eccitò ma non mi pareva il caso di tentare nulla.
Esordì: “non ti ruberò molto tempo ma è una questione che ritengo importante e che ti riguarda direttamente! - Ebbe un fremito - Però prima ti chiederei di usare il bagno!”
Feci un cenno e lui si ritirò.
Ero vagamente turbato: che cosa poteva volere da me? Centrava forse il suo uccellone che avrei comunque volentieri conosciuto intimamente?
Tornò poco dopo ed io non riuscii quasi a dominare la mia sorpresa: il maschio si era spogliato e indossava soltanto un minislip rosso elastico. Il paccone era semplicemente portentoso! Doveva avere veramente una bestia di cazzo!
Cercai di fare finta di nulla e lui si portò ad un paio di metri da me, riunendo nuovamente le braccia sul petto. Sorridendo con aria indifferente, disse: “ecco... ora siediti sul divano e veniamo subito al punto! - Mi accomodai - Sono in questo stabilimento balneare ormai da vari anni e fra le varie incombenze devo far in modo che gli ospiti si trovino a proprio agio! - Continuavo a fissarlo in viso anche se con la coda dell’occhio ammiravo quel superbo cannone fallico - Oggi ho pensato di farti visita per sapere se hai delle lamentele! Non so, il bar, il ristorante o il servizio di spiaggia! Insomma qualcosa che non va o si potrebbe migliorare!”
Risposi: “no, veramente non ho lagnanze! L’organizzazione è ottima, tutto è pulito e il personale molto gentile!”
Lui proseguì: “bene, ti ringrazio! hai notato che mi sono tolto i calzoni? - Senza togliere lo sguardo dal suo, annuii appena - Ottimo! E non ti sembra strano?”
Risposi: “avrai caldo!”
Riccardo sorrise maliziosamente: “beh, non mi pare un motivo sufficiente! Perché non osservi un momento il mio basso ventre? - Abbassai lo sguardo - Questo slip è un po’ particolare in quanto, oltre ad essere alquanto ridotto, avvolge strettamente i miei attributi! che ne pensi?”
Replicai: “ognuno è libero di indossare ciò che gli sta meglio! o con cui si sente bene!”
Si avvicinò ancora, mettendosi a breve distanza da me: “mmmhhh! Infatti! Però volevo da te un parere più preciso! Ad esempio, come ti pare la dimensione della coppa?”
Eravamo al punto ma finsi lo stesso stupore: “oh! beh, è piuttosto importante!”
Riccardo continuò: “È bella piena, no?”
Replicai balbettando: “ehm, ohm, sì, certamente! evidentemente sei ben armato! Mi complimento con te!”
Il moro andò avanti: “Forse avresti voglia di sentirne la consistenza?”
Proseguii nel simulare smarrimento: “beh, ehm, non capisco cosa intendi!”
Lui spinse un po’ in avanti il bacino: “Pensavo che mettendoti davanti al mio gobbone forse avresti gradito tastarlo!”
Guardai l’agognata escrescenza e, davanti ad una profferta tanto esplicita, decisi di sollevare un braccio. Disposi pollice e indice a cerchio e appoggiai l’anello così formato sotto la punta del tarello ripiegato: “Riccardo! non capisco dove vuoi arrivare!”
Il moro ansimò: “Siiiii! Non ci pensare! Allarga un po’ le dita e dimmi come ti sembra!”
Premetti dolcemente contro la cappellona, chiaramente gonfia di voglia sotto il tessuto: “Ammetto che hai parecchia roba, qui dentro! È alquanto consistente! - Strinsi e rilasciai dolcemente il gonfio glande scorrendolo sul prepuzio - La punta mi pare decisamente generosa! - Tastai i testicoloni – E pure questi cipolloni! mmmmhhhh!”
Il moro ansimò: “Uuummmhhh! Siiiiiii! Cominci ad apprezzare il mio banano! Continua! Continua pure!”
Scorsi con i polpastrelli sul notevole membro: “Perdona la sincerità ma te lo invidio, questo cazzone!”
Il pisellone prese ad irrigidirsi, gonfiando ancora più lo slip, ed io lo percorsi per tutta la lunghezza: “Perché invidiarlo? Non è meglio massaggiarlo? Senti come scalpita il mio pitone, sotto le tue esperte dita! Gli piace essere toccato! Ora comincia a mungerlo! Mungimi il cazzo! Magari riesci a tirarmi fuori il latte! Sono un buon eiaculatore, sai? E forse apprezzerai il mio fluido bianco! Mmmmhhh!”
Iniziai a impastare la turgida massa con maggior decisione: “Riccardo! sei venuto da me per farti masturbare! Sei un gran porcello!” Il giovane gemette: “Siiiiiii! avevo la netta impressione che sapessi pugnettare uccelli dall’esterno delle mutande e che fossi capace di far sborrare nella coppa per cui volevo sperimentarlo! Magnifico! Magnifico! Fammi godere!”
Sottoposto al mio intenso lavorio, il pistone crebbe ancora di più, diventando una enorme protuberanza lunga e cilindrica diretta verso il basso.
Non riuscii a trattenere un commento: “Riccardo! Questa è roba da tori!”
Il giovane rispose: “Siiii! E non sei contento di poterlo pippare? Mena! Menami il randello! - Quel vergone mi stava inebriando per cui avvicinai il viso e provai ad appoggiare la bocca alla punta da sotto - Mhhhhh! Siiiiii, bravo! Una succhiatina per aiutare la fuoriuscita del brodo di coglioni!”
Avvolsi l’estremità del tegone e iniziai a masticare delicatamente con le labbra:
“Mmmmhhhh! Munch! Munch! Siiiiii! Hai una salsiccia buonissima! Munch! Munch!”
Sentii il corpo del maschione fremere: “Uuuuhhh! Aaaahhhh! Siiiiiii! Ora ciuccia e raspa! Ciuccia e raspa! Oooohhhhh! - Presi a succhiare con forza e a segare con maggiore velocità - Eeeaaaaahhhh! Siiiiiii!”
Un’onda attraversò il rigido nerchione, dalla punta partì un potente fiottone di sperma che attraversò quasi istantaneamente il tessuto atterrandomi fra le fauci, subito seguita da altri getti poderosi.
“Uuuuuaaaaaahhhh! Siiiiiii! Siiiiiii! Prenditi la mia sborra bollente! Aaaaagggghhhhh!”
Mi ritrovai presto con il cavo orale inondato di fluido, rallentai progressivamente la pippa sul cilindro e ingoiai l’intera dose di seme.
Risucchiai avidamente il rimanente sugo, leccai e ripulii con sapienti lappate la protuberanza, quindi il bel bagnino si girò mettendomi davanti agli occhi il suo portentoso sedere: “oooohhhh! Toccami il culo, adesso! Mmmmmhhhhh! - Mi inginocchiai dietro a lui e sfiorai con i palmi a coppetta quei cupolotti sodi - Ooohhh! Palpamelo per bene, dai! Mmmhhh! - Cominciai a roteare sul deretano del giovane e, estasiato da quelle forme, osai pure baciare una sfera - Uuuuhhhh, Siiiii! sei un perito del settore! ooooggghhhh!”
A quel punto iniziai a lappare tutte le superfici: “Mmmhhhh! Slap! Slap! Oooooffffhhhh! Riccardo! Slap! Slap! Ammetto di adorare queste forme! Hai un fondoschiena da urlo! Mmmhhhhh!”
Volli tentare oltre e con la lingua tesa presi a scorrere verticalmente lungo il solco centrale, spingendomi sempre più fra i glutei duri e vellutati: “Uuuuggghhh! Siiiii! Ero sicuro sapessi anche leccare sederi! Ma non immaginavo con tale bravura! Aaaaahhhh!”
Il mio cazzo era nel frattempo cresciuto e si era gonfiato come una colonna di marmo, stile tempio greco.
Mi staccai e dissi: “in linea di massima sarei soddisfatto dei servizi di questo stabilimento ma per essere totalmente contento dovrei fare una ulteriore indagine più approfondita.”
Indovinino il lettori cosa il bagnino rispose?
Settembre 2023
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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